burnout assistente sociale stress 29 Giu 2018

BY: admin

Psicoterapia

Comments: Nessun commento

Il mestiere dell’assistente sociale, in quanto professionista della relazione di aiuto, pone l’individuo continuamente di fronte a situazioni di difficoltà e disagio alle quali l’operatore risponde non soltanto mettendo in pratica competenze di tipo tecnico, ma anche investendo energie psichiche e facendo leva sulle proprie abilità sociali.

La continua relazione con l’altro e il contatto prolungato con la sofferenza altrui, di cui l’assistente sociale si fa carico nell’ambito della propria giornata lavorativa, rappresentano degli importanti fattori di stress che possono compromettere in modo significativo la salute dell’operatore.

Il pericolo aumenta ancora di più quando si vive il proprio lavoro in modo totalizzante, venendo assorbiti dalle dinamiche che coinvolgono i propri pazienti/clienti, concependo quello che si sta facendo come una missione salvifica che non lascia spazio ai necessari momenti di riposo, relax, cura di sé.

 

Spesso così si arriva al punto di sentirsi schiacciati dalle esigenze che si vorrebbe soddisfare, incapaci di controllare la situazione, svuotati di energie. Subentra il burnout, la sindrome logorante tipica dei professionisti di aiuto.

 

Sintomi del burnout, la sindrome da esaurimento emotivo

Chi viene colpito dal born-out manifesta tutta una serie di sintomi che sono dei veri e propri campanelli di allarme. Si tratta di manifestazioni comportamentali e psicologiche che hanno a che vedere con tre dimensioni particolari:

  • il deterioramento dell’impegno nei confronti del lavoro, con una tendenza a non voler recarsi sul posto di lavoro
  • il deterioramento delle emozioni originariamente associate al lavoro scelto (motivazione ed entusiasmo)
  • adattamento tra la persona e il lavoro

 

Della sintomatologia, invece, fanno parte tutta una serie di stati che vanno dall’affaticamento e stanchezza cronica all’apatia, insonnia, cefalea, nausea, sensazione di fallimento, ansia, frustrazione etc. A questi si aggiungono comportamenti che testimoniano un disinvestimento sul lavoro (ad esempio le assenze prolungate, i ritardi frequenti), eventi autodistruttivi che vanno dai disturbi e malattie psicosomatiche all’aumento della propensione agli incidenti, ed eventi di tipo etero distruttivo, rivolti contro l’utenza che beneficia del rapporto di cura e del supporto dell’assistente sociale, anche con episodi di violenza.

 

Tutto questo avviene perché il professionista della relazione d’aiuto è esposto a forti sollecitazioni in relazione proprio alle peculiari caratteristiche del suo mestiere. Non solo, infatti, l’assistente sociale è messo a contatto diretto con la sofferenza, fisica e psicologica dell’utenza, ma deve far fronte alla gestione complessa del proprio ruolo, a metà tra l’aiuto e il controllo. Inoltre le condizioni ambientali e organizzative in cui opera non lo agevolano, mettendolo anche in contesti di forte isolamento, privandolo delle risorse strettamente indispensabili. C’è poi il carico di responsabilità che comporta questo tipo di professione, legata alla salute e al benessere altrui.

 

Prevenzione e aiuto contro il burnout, una convenzione tra La Fenice e l’ordine degli assistenti sociali

Prendendo in considerazione tutti questi aspetti e con l’intento di fornire un aiuto concreto, il centro di psicologia e psicoterapia La Fenice ha di recente stipulato una convenzione con l’ordine degli assistenti sociali della Regione Lazio. Un accordo tra diverse professionalità volto a consentire agli operatori in campo sociale di accedere a servizi di psicoterapia a costo agevolato rispetto al tariffario consueto, dando così un contributo per la prevenzione e la cura delle malattie professionali come il burnout.

Il centro di psicoterapia La Fenice, inoltre, si propone anche di aprire agli assistenti sociali seminari e momenti formativi che permettano di acquisire abilità di gestione del colloquio con il paziente e di approfondire temi di carattere psicologico di interesse per la loro professione.

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi.